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Nel settore industriale in continuo sviluppo ed espansione appare sempre più indispensabile un impiego adeguato di quelli che sono i mezzi di resa salubre dell’aria sia per i prodotti realizzati che per i dipendenti a lavoro. Preservare certe condizioni ambientali infatti è essenziale al fine di sviluppare, specie in ambito chimico e contesti affini, prodotti finali adeguati. Quindi produrre sì, ma tutelare anche la salute di coloro che quotidianamente si ritrovano a dover eseguire le proprie mansioni in ambienti chiusi e in cui occorre per tanto garantire un certo grado di salubrità dell’aria. In questo caso entrano in gioco elementi quali i ventilatori industriali o estrattori d’aria, presenti anche per grandi volumi. Circolatori d’aria cilindrici, in particolare, che possono essere di vario tipo. Andiamo dunque a focalizzare l’attenzione su di essi e scoprire di più in merito a modelli e scelta dei migliori attualmente sul mercato.

Tipologie di circolatori d’aria

Come preannunciato in fase di premessa esistono varie tipologie di ventilatori industriali, anche conosciuti come circolatori o estrattori d’aria. Elementi imprescindibili nelle aziende, specie quelle a contatto con prodotti chimici, per rendere salubre l’ambiente in cui si opera. Ciò sia a tutela della salute dei dipendenti che per il mantenimento delle condizioni di stabilità ai fini produttivi. Basti pensare ai campi farmacologici ed affini per capire quanto tutto ciò sia fondamentale per la finalità di produzione. Esistono quindi vari modelli di circolatori d’aria: dai cilindrici agli assiali, passando per i modelli fissabili al tetto industriale esterno e cosi via. Insomma un’ampia gamma di strumenti ai quali ricorrere per l’installazione all’interno o esterno di un’industria e renderla capace di ripulire l’aria e farla circolare a dovere per preservare salute dei lavoratori e condizioni ambientali di produzione.

Destinazione d’uso dei circolatori d’aria

Ovviamente quando si parla di tipologie di circolatori d’aria il tutto va contestualizzato e rapportato anche alla relativa destinazione d’uso degli stessi. Infatti a seconda dell’ambiente da “ripulire” o “raffreddare” si sceglie un dato modello o impianto di ventilazione, ricircolo etc. Per esempio vi sono i parcheggi industriali, o ancora le aziende chimiche, per non parlare delle strutture antincendio, dove ciascuna delle citate necessita di una specifica tipologia di circolatore. Gli assiali a ingombro ridotto, per citarne uno di modello, sono più adatti ai parcheggi; quelli invece intubati o a ring si prestano maggiormente per l’installazione sui capannoni industriali e quindi afferenti al comparto produttivo.

Resistenza e longevità nel tempo

Due delle caratteristiche più apprezzate dei ventilatori industriali e quindi anche dei circolatori d’aria sono sicuramente la resistenza dei materiali costitutivi, e la durata nel tempo, in particolare della serie AF che abbiamo a disposizione sul nostro sito. Infatti questi strumenti così tanto utili per il raffreddamento o la pulizia dell’aria ambientale di produzione, hanno proprio nella resilienza temporale il plus di casa. Ciò consente loro di avere poco bisogno di manutenzione se non a cadenze annuali per controlli di routine. Un aspetto non di poco conto per coloro che hanno il compito di sorvegliare e nel caso sostituire i suddetti elementi aziendali.

Guida alla scelta dei migliori modelli di circolatori d’aria

Dopo aver passato in rassegna tutte le varie informazioni riguardanti i circolatori d’aria e più in generale i ventilatori industriali, veniamo ora al topic principale: ossia la guida alla scelta dei migliori modelli attualmente disponibili sul mercato. Innanzitutto c’è da distinguere quella che è la materia da evadere attraverso la depurazione: dunque se si tratta di micropolveri, nebbie oleose, polveri da lavorazione a secco, polveri di materiali infiammabili o provenienti da produzione di metalli preziosi. Ciascuna delle lavorazioni citate implica un inquinante differente che deve essere ripulito mediante l’impiego dei circolatori d’aria. Quelli cilindrici rappresentano la migliore arma di contrasto a questi inquinanti che rendono l’ambiente di lavoro nocivo sia per i dipendenti che per la resa finale del prodotto. Una volta capita la natura del patogeno dell’aria si passa alla selezione dei modelli di ventilazione e ricircolo. Vi sono in tal senso tre modelli principali che spaziano dai 18 ai 26’’. Questi ultimi sono dotati di ventola di alluminio aerodinamico per la riduzione in modo significativo della rumorosità. Quindi non solo funzionalità ma anche minime emissione acustiche che non vanno ad impattare sulle condizioni ideali di lavorazione. Estremamente semplici sia da installare che per la manutenzione, questi circolatori sono inoltre realizzati con carrozzerie di acciaio galvanizzato o inossidabile per una massima resistenza alla corrosione.

 

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Il settore industriali è ampio di strumenti che risultano fondamentali all’interno di quelle che sono le catene di produzione e processi di lavorazione. Molti di questi sono sconosciuti ai più, essendo di pertinenza prettamente tecnica di dipendenti ed addetti ai lavori. Ma in realtà capire quali sono questi elementi nevralgici della catena industriale, e come essi operano, è essenziale oltre che per pro scopo informativo anche per comprendere quanto sviluppo, competenze tecniche e meccaniche ci siano dietro la grande area dell’industria. Nella fattispecie in questa circostanza concentreremo l’attenzione sui motori industriali, gli estrattori e le varie tipologie di entrambi questi strumenti cardine del settore in questione.

Tipologie che puoi trovare nel catalogo dei nostri prodotti all’interno del sito.

Tipologie di motori industriali

Diamo il là a questo approfondimento sul settore industriale ed in particolare sui motori industriali muovendo dalle tipologie attualmente utilizzate. Innanzitutto occorre fare una prima distinzione tra motori elettrici a corrente alternata e corrente continua. Poi da qui vi sarebbe una seconda distinzione da fare tra quelli precedentemente menzionati ed i passo-passo.

Motori a corrente alternata

Partendo dai motori a corrente alternata conosciuti anche come alternatori, questi vengono appunto alimentati ed azionati da un flusso di corrente non costante. Essi i basano su di una struttura che impernia la propria essenza su due elementi: lo statore ed il rotore. Il primo costituisce la base, la parte fissa, mentre il secondo è una sorta di sovrastruttura metallica rotante. Questi due elementi entrando in contatto tra di loro per l’intermediazione di un campo magnetico alimentano il motore. La suddetta tipologia di motore industriale viene solitamente impiegata per il funzionamento di lavatrici industriali, macchine da cucire ed elettrodomestici di vario genere.

Motori a corrente continua

A dispetto dalla tipologia precedente questa chiama in causa la corrente continua appunto, dunque una costante di flusso e non un processo alternato. Per questo tipo di macchina esiste poi una differenza tra motore a spazzole e senza. La differenza sostanziale è nell’installazione degli avvolgimenti: nel caso dei motori a spazzole è sul rotore; in quelli brushless invece sullo statore. La presenza o meno di queste lamelle di rame influisce poi sull’alimentazione di questo genere di motori proprio perché vi è un contatto tra le lamelle. Mentre nei motori a corrente alternata il campo di applicazione era quello degli elettrodomestici, lavatrici, macchine da cucire e cosi via, nel caso di quelli a ciclo continuo ci spostiamo nel settore dell’automotive, sanitario-medicale, vendita automatica e videosorveglianza.

Motori passo-passo

Terza e ultima tipologia di motore industriale è quella concernente i motori passo-passo, che possono essere unipolari o bipolari. Nel primo caso l’alimentazione negli avvolgimenti procede in una stessa direzione, per l’appunto unica; nel secondo, invece, essa si direziona in ambo i versi. Il grado di angolo poi distingue vari modelli di questa tipologia di motore: da quelli a magneti permanenti con angolo a 90% a quelli ad angolo giro. Il campo di applicazione qui è la robotica, i servomeccanismi o ancora i telescopi: insomma tutti quegli strumenti che per la loro funzione hanno bisogno di una estrema velocità di rotazione e di spostamento angolare.

Funzionamento motori elettrici industriali

In parte abbiamo già toccato questa tematica nella distinzione tra i diversi tipi di motore industriale, con quelli a ciclo continuo ed alternato. Infatti a questo proposito abbiamo evidenziato la differente alimentazione di cui dispongono i due motori, che a loro volta differiscono poi da quelli passo-passo. Insomma a seconda della variazione di energia varia anche il prodotto finale e di conseguenza il suo funzionamento. Esso talvolta coinvolge il campo magnetico, talaltra le spazzole o ancora la rotazione d’angolo. Una pluralità di meccanismi dove ciascuno ha una propria specificità e rimanda ad un campo di applicazione diverso. Nel caso dei motori a corrente alternata la tensione può arrivare anche a migliaia di volt e grazie all’impiego di statore e rotore genera questo indotto energetico. Nei motori a ciclo continuo invece come detto sono le spazzole (lamelle di rame) ad occupare un ruolo rilevante, poiché mediante il loro contatto gestiscono il flusso di rotore e statore (e da qui i brushless o a spazzole). Infine i passo-passo che vertono sugli impulsi elettrici degli avvolgimenti. Sono questi ultimi a veicolare l’energia indotta nel motore e a diversificarne la portata d’azione: che si distingue in angoli di rotazione e spostamento d’asse.

Funzionamento estrattori industriali

In ultima istanza focalizziamo l’attenzione sugli estrattori d’aria industriali, parimenti importanti ai motori sopra analizzati. Infatti questi macchinari consentono il ricambio d’aria all’interno delle industrie, che specie quando in contatto con agenti chimici, necessitano di un certo status di condizioni ambientali. Al fine di preservare non solo le condizioni ambientali per la lavorazione di prodotti chimici e similari, ma anche la salute dei dipendenti, ecco dunque che gli estrattori ricoprono una funzione centrale. Essi si basano su delle enormi ventole che appunto aspirano l’aria dall’ambiente interessato per veicolarla verso l’esterno. A seconda della potenza del motore che li alimenta, questi macchinari riescono a muovere una quantità in metri cubi di aria sempre maggiore. Operando mediante il principio di conversione naturale, dunque, l’estrattore d’aria è in grado di rimuovere fumi, polveri, agenti chimici dall’ambiente rendendolo salubre e migliorandone le condizioni d’uso. Ne esistono vari tipi: da quelli a muro a quelli montati sui tetti dei capannoni industriali. I primi sono più da interni, e vengono collocati nelle aree nevralgiche di accumulo fumi e sostanze tossiche di un’industria. I secondi, invece, sono posizionati all’esterno, anche per via delle dimensioni ingenti, e migliorano il flusso d’aria preservando le proprie condizioni di lavoro. Infatti non sono soggetti a corrosione da agenti esterni o manutenzione particolare per via dei loro rivestimenti e materiali all’avanguardia. I migliori estrattori sono quelli che riescono ad assolvere al compito di ricambio d’aria mantenendo un certo comfort termico. Quindi una duplica caratteristica che ci consente di capire al volo quali siano i modelli migliori su cui puntare.

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Il settore industriale è un mondo fatto di diversi elementi che unito tra loro garantiscono lo sviluppo di un prodotto. Vi sono molti campi produttivi, dall’alimentare al meccanico, dalla lavorazione dei metalli a quella dei materiali che compongono oggetti funzionali alla quotidianità. Ad ogni modo, a prescindere da quello che è il risultato finale, la catena produttiva verte su strumenti tra i quali troviamo anche il torrino di estrazione. Vediamo di cosa si tratta e come questo componente rappresenta un elemento necessario in determinate aziende. Quindi caratterizzazione e finalità di quello che in molti casi è molto più di un aspiratore.

Cos’è il torrino di estrazione

Dopo aver fatto una doverosa premessa ed introduzione all’argomento esaminiamo ora in primis il significato del termine in questione: ossia il torrino di estrazione. Con questa definizione si indica quel sistema utile all’interno delle industrie per l’aspirazione di dati volumi d’aria a bassa pressione. Quest’ultimo spesso e volentieri lo notiamo ad una prima occhiata ma ignoriamo il fatto che lo si definisca in questo modo. Per dirla in modo semplice e meno tecnico, il torrino altri non è che quell’oggetto a forma di fungo che solitamente è collegato a canne fumarie o comunque sistemi più o meno complessi di aspirazione. Posto per tanto sul tetto di una struttura per veicolare dall’interno verso l’esterno un certo volume di aria a bassa pressione. Quindi risulta essere un elemento utilissimo, come anticipato in fase introduttiva, specie poi se si parla di aziende chimiche o comunque a contatto con materie simili. Qui il filtraggio dell’aria è fondamentale sia per preservare le condizioni ambientali di lavoro, sia a tutela di operai e quindi non solo del prodotto finale realizzato. Questo discorso fa intuire e comprendere quanto questo elemento costitutivo industriale sia spesso ignorato ma in realtà fondamentale per la preservazione di determinate condizioni ambientali interne ad una struttura di lavoro. Proprio come il suo posizionamento, il torrino si inserisce al vertice della funzionalità e quindi non solo della installazione materiale. Il punto estremo di una catena produttiva che altrimenti non potrebbe svolgere il proprio compito realizzativo.

Composizione del torrino di estrazione

Dopo aver capito cosa concerne il torrino di estrazione, e aver soprattutto intuito il contesto di applicazione dello stesso, spostiamo ora l’attenzione sulla sua composizione. Acciaio zincato e vetro in retro resina i due componenti costitutivi principali del suddetto oggetto. Questi due materiali, infatti, servono a rendere il cupolino e la parte immediatamente sottostante funzionali alla difesa dagli agenti atmosferici. All’interno, poi, troviamo un motore di diversa potenza che alimenta una ventola utile all’aspirazione dell’aria. Questi è molto silenzioso durante la sua operatività, contrariamente a quel che si può pensare. Infatti di solito pensando ad un’industria si pensa subito al rumore che vi si crea e quindi al caos dal quale gli operai in molte circostanze devono isolarsi mediante appositi dispositivi di protezione acustica.

La gamma dei torrini di estrazione

Esiste una vasta gamma di torrini di estrazione, che puoi trovare anche sul nostro sito, che differiscono tra loro soprattutto per la potenza del motore di aspirazione. Ben nove modelli di motore diversi, tutti trifase, per avere una potenza di tiraggio e filtraggio susseguente davvero notevole. In alternativa, poi, vi sono anche quelli monofase, che sono equipaggiati con variatori di giri per consentire una regolazione del flusso d’aria. Il torrino, poi, a seconda della sua caratterizzazione può lavorare fino a temperature di 200 gradi massimo. Quindi condizioni di operatività che sono abbastanza delicate e che solo strumenti con materiali quali acciaio e zinco possono sostenere. Infatti il torrino di estrazione è un componente che viene realizzato appositamente nel modo spiegato sopra proprio per operare senza problema alcuno alle menzionate condizioni.

Altre caratteristiche tecniche del torrino

Veniamo ora alla disamina di altre caratteristiche tecniche del torrino di estrazione, in aggiunta a quelle fino ad ora elencate. Tra queste troviamo anche un rapporto tra peso e dimensioni proporzionato ed incline all’idoneo funzionamento. Ciò agevola di molto anche il suo montaggio sui tetti ed i vertici delle strutture di interesse. Infatti la leggerezza del componente in questione è finalizzata non solo al suo utilizzo ma anche al suo inserimento e relativa installazione. Un fattore questo che rende il torrino di estrazione anche un elemento estremamente longevo. Riesce a durare molti anni proprio per il rivestimento zincato e di acciaio tra parte interna ed esterna. Un aspetto che incide positivamente anche sul piano economico, poiché tale manifattura pregevole non comporta costi accessori di manutenzione. La ventola ospitata all’interno, inoltre, è perfettamente stabilizzata per far sì che non vi siano oscillazioni o movimenti inattesi. Il motore che la alimenta, infatti, essendo nella stragrande maggioranza dei modelli di grande potenza, spinge la ventola ad un numero di giri elevato. Ciò inficerebbe il corretto processo di aspirazione qualora la suddetta ventola non fosse bilanciata. Senza contare l’ulteriore incidenza sulla silenziosità del meccanismo di aspirazione, sempre legato alla stabilizzazione. Insomma, da quel che si evince rispetto alla caratterizzazione e costituzione del torrino, stiamo parlando senza dubbio di uno strumento di eccellenza artigianale. Un componente che è realizzato e pensato non solo in funzione del compito che deve adempiere, ma anche della tutela e salvaguardia delle sue condizioni d’uso. Migliore infatti è la qualità delle sue parti, (motore, ventola, etc.) maggiore sarà la probabilità che esso possa resistere al passare degli anni. Il tutto senza dover ricorrere ad interventi di rettifica e manutenzione, che spesso oltre che essere dispendiosi comportando un costo alto, sono anche invasivi e non del tutto risolutivi. Il torrino di estrazione è per tanto un oggetto chiave nella produzione industriale di diverso genere, poiché non rappresenta un mero sistema di filtraggio ed aspirazione dell’aria ma un mezzo indispensabile per la tutela di un ambiente di lavoro. Soprattutto quando quest’ultimo implica il coinvolgimento di materiali o composti chimici, spesso rilascianti scorie e fumi da evadere assolutamente.

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Il controllo attivo sui ventilatori è di fondamentale importanza in molte applicazioni in cui è necessario regolare la velocità e il flusso d’aria. Questo tipo di controllo consente di ottenere diversi vantaggi, a seconda del contesto in cui viene utilizzato.

Efficienza energetica: Il controllo attivo permette di regolare la velocità dei ventilatori in base alle reali esigenze di ventilazione. Ciò significa che i ventilatori possono funzionare a velocità più basse quando la richiesta di flusso d’aria è minore, risparmiando energia e riducendo i costi operativi.

Comfort e qualità dell’aria interna: Nei sistemi di raffreddamento e ventilazione degli edifici, il controllo attivo consente di mantenere un ambiente interno confortevole regolando la velocità dei ventilatori in modo da evitare correnti d’aria eccessive o variazioni brusche di temperatura. Inoltre, permette di mantenere la qualità dell’aria interna rimuovendo in modo efficace agenti inquinanti e allergeni.

Riduzione del rumore: Riducendo la velocità dei ventilatori quando non è necessaria una ventilazione intensa, si riduce anche il livello di rumore generato dai sistemi di ventilazione. Questo è particolarmente importante in ambienti sensibili al rumore, come abitazioni, ospedali o uffici.

Prolungamento della durata utile dei ventilatori: L’uso del controllo attivo permette di ridurre l’usura dei componenti dei ventilatori, poiché possono funzionare a velocità inferiori e con meno stress meccanico quando la richiesta è bassa. Ciò contribuisce a prolungare la loro durata utile e a ridurre i costi di manutenzione.

Adattabilità alle variazioni delle condizioni: Il controllo attivo consente di adattarsi alle variazioni delle condizioni ambientali, come cambiamenti nella temperatura, nell’umidità o nella presenza di persone in un ambiente. Questa flessibilità è importante per garantire prestazioni ottimali e un ambiente sicuro in diverse situazioni.

Miglioramento delle prestazioni dei processi industriali: nei contesti industriali, il controllo attivo dei ventilatori è cruciale per garantire il corretto funzionamento dei processi di produzione, la qualità dei prodotti e la sicurezza degli operatori. E’ utilizzato per controllare la temperatura, l’umidità e la concentrazione di sostanze chimiche nell’aria.

Noi di Meridiana Aspiratori conosciamo bene l’importanza del controllo sui ventilatori industriali, per questo ci affidiamo a CEREBRO HumanDroid 4.0, un cervello informatico nato per aumentare il grado di sicurezza e di affidabilità degli impianti di aspirazione, una joint venture con la quale perseguiamo gli stessi obietti, quale la ricerca costante della qualità e dell’efficienza operativa.

I ventilatori centrifughi sono dispositivi che spostano l’aria o il gas da un luogo all’altro, creando una pressione negativa che aspira il fluido in un sistema di filtrazione o di ventilazione. I ventilatori centrifughi sono ampiamente usati in ambito industriale, per applicazioni come il raffreddamento, l’aspirazione, il controllo della polvere, il trasporto di materiali e il ricambio d’aria.

Come funzionano i ventilatori centrifughi

I ventilatori centrifughi sono costituiti da una girante a pale che ruota all’interno di un involucro a forma di tamburo. La girante può avere le pale curve in avanti, all’ indietro o radiali, a seconda del tipo di prestazione richiesta. Il fluido entra nel ventilatore in direzione assiale (parallela all’asse di rotazione) e viene accelerato dalla girante verso l’esterno, uscendo dal ventilatore in direzione radiale (perpendicolare all’asse di rotazione). La variazione di velocità e direzione del fluido genera una variazione di pressione, che crea il flusso d’aria.

Vantaggi dei ventilatori centrifughi

I ventilatori centrifughi offrono diversi vantaggi rispetto ad altri tipi di ventilatori, come quelli assiali o elicoidali. Tra i principali vantaggi si possono citare:

  • Elevata efficienza: i ventilatori centrifughi hanno un rendimento elevato, poiché sfruttano al meglio l’energia meccanica fornita dal motore per trasformarla in energia cinetica del fluido.
  • Elevata pressione: i ventilatori centrifughi sono in grado di generare una pressione elevata, anche con flussi d’aria ridotti. Questo li rende adatti per applicazioni che richiedono elevate perdite di carico, come sistemi di filtrazione o di raffreddamento.
  • Bassa rumorosità: i ventilatori centrifughi hanno una rumorosità inferiore rispetto ad altri tipi di ventilatori, poiché il fluido non entra in contatto con le superfici dell’involucro e la girante è protetta da schermature acustiche.
  • Flessibilità: i ventilatori centrifughi possono essere regolati in base alle esigenze dell’applicazione, variando la velocità di rotazione della girante, il numero e l’inclinazione delle pale, la forma dell’involucro e il tipo di collegamento al sistema.

Meridiana Aspiratori segue con estrema attenzione l’evoluzione tecnologica dei sistemi di ventilazione, accogliendo e studiando ogni novità per poter fornire a propri Clienti un’offerta all’avanguardia e sempre più al passo con l’innovazione del settore.

Ventilatore centrifugo
Ventilatore centrifugo
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La scelta di un nostro prodotto è l’inizio di un percorso condiviso con il cliente che fin da subito raccoglie il nostro supporto, nell’analisi della propria esigenza e successivamente nella ricerca della soluzione più adeguata poiché, l’installazione di un ventilatore, deve avere particolari attenzioni in termini di sicurezza e funzionalità.

Capacità aspirante, affidabilità, facilità di utilizzo e silenziosità: sono parte delle linee guida che abbiamo seguito, con particolare attenzione alla ricerca e sviluppo, puntando sempre sull’innovazione nel migliorare continuamente funzionalità ed ergonomia delle macchine, ma anche per ridurne la rumorosità, migliorarne il risparmio energetico e sviluppare ottime soluzioni a seconda delle diverse necessità e problematiche in conformità alle direttive CE.

Meridiana Aspiratori è una Azienda storica ed è l’unica partner, dal  1997, dei maggiori marchi italiani di elettroventilatori, motori elettrici ed inverter industriali in pronta consegna per il Sud Italia ed Isole. Ci occupiamo inoltre dell’ingegnerizzazione di impianti di aspirazione industriali, avendo cura di ogni minimo dettaglio e delle esigenze dei nostri clienti poiché, per noi, questo significa stabilire un rapporto fiduciario nel tempo che va oltre il semplice acquisto, rappresentando una strada condivisa da percorrere che incontra trasparenza, equità, onestà, correttezza, rispetto, fiducia ed innovazione.

Grazie al nostro impegno e passione riusciamo sempre a garantire la massima qualità ai nostri clienti, lavorando da sempre per immettere sul mercato nuove tecnologie e risorse che possano rafforzare il proprio brand e l’idea di un’azienda capace di mantenersi ai vertici di mercato ed impegnandosi ogni giorno nel continuare ad essere il punto di riferimento ed a garantire ai propri clienti reali benefici e soddisfazioni.

Commercializziamo prodotti per l’aspirazione industriale ed il trattamento dell’aria, tecnologicamente all’avanguardia e sviluppati nel rispetto della salvaguardia e della sostenibilità. Parte importante della politica aziendale riguarda la ricerca di mezzi e sistemi capaci di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

È nostro obbiettivo mantenere alto il livello di sicurezza per l’operatore senza causare indirettamente problemi d’inquinamento.

Ci rivolgiamo alla produzione italiana perché riteniamo che la qualità sia il principio fondamentale per l’efficienza e l’affidabilità di un’azienda. I nostri prodotti sono di elevato standard qualitativo, garantiti da materiali e da una produzione rigorosamente Made in Italy, rispettano tutti gli standard qualitativi richiesti dalle norme vigenti.

Perché la nostra missione è trovare soluzioni sempre migliori, basate sulla nostra esperienza e sull’uso di nuove tecnologie ecosostenibili, metodologia alla base della nostra politica aziendale.

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Quando si possiede un’azienda, diventa fondamentale saper gestire bene sia l’aspetto produttivo che finanziario. In quest’ottica il credito d’imposta è un’agevolazione che lo Stato mette a disposizione delle imprese per l’investimento di beni materiali e immateriali.

 

Il credito d’imposta 4.0 aiuta a realizzare quella che comunemente viene definita l’industria 4.0,  ovvero il processo di automazione industriale che, grazie all’utilizzo della rete, tende all’ottimizzazione e alla velocizzazione della produzione. Lo scopo dell’ultima rivoluzione industriale è quello di automatizzare e rendere più efficienti e interconnessi i sistemi produttivi industriali.

Che cos’è il credito d’imposta 4.0?

 

Mentre il credito d’imposta rappresenta un incentivo che l’azienda può richiedere allo Stato per coprire eventuali suoi debiti, il credito d’imposta 4.0, che rientra nel piano transizione 4.0, riguarda gli investimenti in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, che mirano alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle aziende che producono nell’ambito territoriale dello Stato.

 

Tra i beni materiali 4.0 riconosciuti nel bonus che porta lo stesso nome rientrano anche gli impianti di aspirazione e raffreddamento industriali, a patto che siano dotati di filtrazione. Secondo l’allegato “A” della legge di bilancio, è possibile acquistare un impianto completo con un incentivo del 50% sul costo di acquisto fino a un valore complessivo di 2,5 milioni di Euro.

 

Come richiedere il credito d’imposta?

 

Per usufruire del credito d’imposta 4.0, è importante tenere conto di alcuni criteri e scadenze. Mentre inizialmente era possibile richiedere questo tipo di credito solo fino al 31 dicembre 2022, si è stabilita una proroga del bonus fino a giugno 2023 e, in alcuni casi, fino al 2025 (bonus beni materiali 4.0).

Chi può accedere al credito d’imposta 4.0?

Sono tanti i possibili beneficiari del credito d’imposta promosso dall’industria 4.0. Vi possono infatti accedere tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato,  a prescindere dalla loro forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale.

 

Due requisiti sono però considerati essenziali per godere di questa agevolazione. Le aziende devono:

 

  • rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
  • versare regolarmente ai lavoratori i contributi previdenziali e assistenziali a loro spettanti da contratto.

 

Puoi approfittare del credito d’imposta 4.0 installando nella tua azienda un aspiratore d’aria controllato dal nostro sistema all’avanguardia Cerebro. Se desideri saperne di più, contattaci per una consulenza o un preventivo via mail o telefono.

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Gli impianti di produzione industriale producono molta aria calda durante i processi produttivi quotidiani. Che si tratti di una fucina per metalli, di una pressa per la carta, di un forno per il vetro o di una sala compressori, l’aria calda è molta. Fortunatamente, i ventilatori industriali sono adatti ad espellere l’aria calda e migliorare le condizioni dell’edificio.

 

Ecco i principali vantaggi di investire nella ventilazione industriale:

TEMPERATURE PIÙ BASSE

Le apparecchiature di ventilazione industriale, come i ventilatori e le griglie a parete, migliorano il flusso d’aria dell’edificio. Utilizzando i principi della ventilazione naturale, una bocchetta sul tetto espelle l’aria soffocante e la bocchetta a parete immette aria fresca. Questo aumento del ricambio d’aria rende la struttura più fresca e confortevole. Il giusto sistema di ventilazione industriale consente di abbassare le temperature di 1°C o più.

  1. REGOLAZIONE E CONTROLLO

    Uno dei vantaggi fondamentali dell’installazione di ventilatori industriali è la possibilità di controllare l’intero flusso d’aria all’interno della struttura. Che si tratti di un semplice interruttore di controllo o di controlli completamente automatizzati, una soluzione intelligente permette il controllo dell’aria in maniera precisa, permettendo di adattarsi alle variazioni di produzione, alle temperature interne e ai fattori esterni, creando un ambiente di lavoro sempre confortevole.

     

    SICUREZZA DELLA VENTILAZIONE INDUSTRIALE

    Le temperature elevate possono creare una serie di problemi. Dalla disidratazione al deterioramento delle attrezzature, i rischi sono numerosi. Le temperature più basse aiutano a proteggere i lavoratori ed a mitigare i livelli di inquinamento interni.

     

    EFFETTI NEGATIVI DELLA SCARSA VENTILAZIONE

    La probabilità di una reazione immediata alla cattiva qualità dell’aria dipende da diversi fattori, come l’età e l’eventuale presenza di patologie esistenti.

    Alcuni effetti possono manifestarsi solo negli anni successivi all’esposizione prolungata a una scarsa ventilazione, tra cui patologie respiratorie, malattie cardiache e cancro. In alcuni casi, questi problemi possono essere fatali.

    Tuttavia, può essere difficile individuare una concentrazione specifica o un periodo di esposizione che possa produrre problemi di salute dovuti alla scarsa ventilazione, mentre la probabilità di effetti significativi sulla salute a lungo termine varia da persona a persona.

    Per questi ed altri motivi, una corretta ventilazione è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori.

    Contattaci, un nostro consulente sarà pronto ad aiutarti a trovare la soluzione di ventilazione più efficace per la tua azienda, clicca qui.

     

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È facile installare un’apparecchiatura per la ventilazione e pensare che il gioco sia fatto ma, come ogni cosa progettata per proteggere la salute dei lavoratori, una corretta manutenzione programmata e l’assistenza sono fondamentali se si vuole garantire che continui a funzionare bene nel tempo.

Quindi, quali sono i vantaggi di una manutenzione programmata e preventiva?

  1. Il sistema di ventilazione funziona meglio. Se un impianto è pulito, funzionerà al massimo delle capacità, in quanto non si creeranno attriti con la polvere, lo sporco e altri detriti che inevitabilmente possono finire nell’impianto.

  1. I costi di gestione,

si riducono significativamente se si segue un regime di assistenza preventiva pianificata, invece di affrontare volta per volta i guasti. Richiedere interventi su base settimanale è molto più costoso rispetto ad un servizio di manutenzione programmato sulle proprie esigenze.

 

  1. Meno pezzi di ricambio.

Con i guasti arrivano anche i costi delle parti di ricambio, poiché spesso il sistema non è riparabile. Un membro del personale dedicato dovrà continuamente riordinare i pezzi di ricambio quando il suo tempo potrebbe essere speso meglio in altri compiti. Per non parlare dei costi che comporta il continuo riordino di nuovi ricambi.

 

  1. È possibile individuare errori dell’utente o lacune nella formazione.

Questo potrebbe essere la causa di ogni tipo di problema, come ad esempio una pressione supplementare sul sistema. La formazione degli operatori è essenziale e può contribuire a garantire che i sistemi non si rompano.

 

Tenendo conto di queste attività, il personale avrà gli strumenti e le competenze giuste per utilizzare correttamente i macchinari e per mantenerli puliti, e la manutenzione sarà preventivamente programmata in modo da garantire sempre la massima efficienza, così da permettere all’azienda di continuare a crescere.

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Transizione 4.0 2022 conferma, e prolunga, il modello di agevolazione fiscale iniziato nel 2017 per i beni innovativi interconnessi, definiti beni “Industria 4.0”.

Gli impianti di aspirazione e raffreddamento industriali, se dotati di filtrazione, rientrano infatti nei beni materiali 4.0 Allegato “A” della legge di bilancio, per i quali è confermato l’incentivo nella misura del 50% (non più il 40%) del costo di acquisto dell’impianto completo con valore complessivo fino a 2,5 milioni di Euro.

Il termine Industria 4.0 sta a indicare il processo di automazione industriale che mira alla creazione di reparti produttivi più smart, più veloci e più efficienti. In altre parole, l’obiettivo di questa 4° rivoluzione industriale è mettere in atto una serie di trasformazioni per giungere a sistemi produttivi intelligenti, automatizzati e interconnessi tra loro attraverso la rete.

Un nuovo modo di produrre e di organizzare il lavoro, quello dell’Industria 4.0, grazie a un mix di tecnologie avanzate che riguardano quattro aspetti fondamentali del digitale:

  • Raccolta e analisi dei dati. Applicazione di tecnologie per l’analisi predittiva quali ad esempio il machine learning consentendo quindi manutenzioni che anticipano e prevengono guasti e fermi impianto.
  • Connessioni fra macchinari grazie a tecnologie come il cloud computing, il machine-to-machine e l’Internet of Things;
  • Interazione uomo-macchina resa ancora più semplice e intuitiva dalle interfacce touch;
  • Tecnologie che realizzano il passaggio dal digitale al reale, come la stampa 3D e la robotica.

 

Ma quali impianti di aspirazione e trattamento aria possono rientrare nelle agevolazioni industria 4.0 ?

  • Tutti gli impianti di aspirazione centralizzati per la depurazione di fumi, polveri o esalazioni a condizione che sia presente un sistema di filtrazione, ad esempio a cartucce maniche o a tasche. La motivazione è molto semplice: oltre ad avere un’interfaccia impianto–>azienda il sistema 4.0 deve essere in grado di monitorare in tempo reale lo stato dei filtri ed eventuali altri componenti come sonde, elettrovalvole, ecc
  • Tutti gli impianti di trattamento aria industriali, con particolare riferimento a quelli di raffreddamento destinati alla climatizzazione di capannoni o grandi fabbricati, di grande interesse per i nostri clienti che desiderano far lavorare macchinari e operatori in un contesto a temperatura controllata.

Sei interessato a questo tipo di agevolazione? Contattaci, il nostro staff sarà a tua disposizione per chiarire qualsiasi dubbio e fornire una consulenza su misura per la tua Azienda.

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