L’importanza della qualità dell’aria all’interno di spazi chiusi

 

Alcuni studi hanno classificato l’inquinamento dell’aria interna come uno dei cinque principali problemi ambientali che dobbiamo affrontare oggi. L’importanza della qualità dell’aria interna sul posto di lavoro è fondamentale per il suo impatto diretto sulla qualità della vita. In particolare, se si soffre di specifici problemi di salute (ad esempio, allergie o asma).

 

Che cos’è la qualità dell’aria interna?

La qualità dell’aria interna (IAQ) è un termine che si riferisce alla qualità dell’aria all’interno e intorno agli edifici e alle strutture.

È importante capire come influisce sugli ambienti interni e controllare gli inquinanti più comuni per ridurre al minimo i problemi di salute negli ambienti chiusi.

 

Che impatto ha su di noi?

La qualità dell’aria interna è oggi un argomento molto discusso, grazie a un crescente numero di ricerche che evidenziano l’impatto che una scarsa qualità di quest’ultima può avere sulla salute delle persone. Secondo lo studio Global Burden of Disease, nel 2019 2,3 milioni di decessi sono stati attribuiti all’inquinamento indoor.

La scarsa qualità dell’aria interna può essere causata da una combinazione di inquinanti e la maggior parte provengono da fonti interne agli edifici, sebbene alcuni abbiano origine anche all’esterno.

Fonti interne:

Le fonti di combustione negli ambienti interni, tra cui il tabacco, gli apparecchi di riscaldamento e di cottura e i caminetti, possono rilasciare prodotti di combustione nocivi come monossido di carbonio e particolato direttamente nell’ambiente interno.

I prodotti per la pulizia, le vernici, gli insetticidi e altri prodotti di uso comune introducono molte sostanze chimiche diverse, compresi i composti organici volatili, direttamente nell’aria.

Anche i materiali da costruzione sono fonti potenziali, sia attraverso materiali che si degradano (ad esempio, le fibre di amianto rilasciate dall’isolamento degli edifici) sia attraverso nuovi materiali (ad esempio, l’off-gassing chimico dei prodotti in legno pressato). Altre sostanze presenti nell’aria interna sono di origine naturale, come il radon o la muffa.

 

Fonti esterne:

Gli inquinanti dell’aria esterna possono entrare negli edifici attraverso porte e finestre aperte, sistemi di ventilazione e crepe nelle strutture. Alcuni inquinanti entrano all’interno anche attraverso le fondamenta degli edifici. Ad esempio, il radon si forma nel terreno a causa del decadimento dell’uranio presente in natura nelle rocce e nei terreni. Il radon può quindi penetrare negli edifici attraverso le crepe o gli interstizi delle strutture.

Anche le sostanze chimiche volatili presenti nelle forniture idriche possono entrare nell’aria interna quando gli occupanti degli edifici utilizzano l’acqua.

Infine, quando le persone entrano negli edifici, possono inavvertitamente portare dall’esterno la terra e la polvere che hanno sulle scarpe e sui vestiti, insieme agli inquinanti che aderiscono a queste particelle.

 

L’importanza della qualità dell’aria interna

Secondo alcuni studi, il livello di inquinanti in ambienti interni è di solito da due a cinque volte superiore a quello dei livelli esterni. In alcuni casi, gli inquinanti interni possono essere 100 volte più dannosi degli equivalenti esterni.

Una cattiva qualità dell’aria può provocare tosse, irritazioni agli occhi e mal di testa a breve termine, ma anche problemi più gravi a lungo termine se l’esposizione è continua.

La scarsa qualità dell’aria, dovuta ad esempio a bocchette o filtri sporchi e la conseguente esposizione agli inquinanti può portare a malattie prolungate, che comportano la necessità di assentarsi dal lavoro, ostacolando così la produttività.

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