Convertitore di frequenza industriale: informazioni utili.

Nell’ambito del settore industriale esistono diversi elementi e strumenti di produzione, ma anche di conversione e conservazione climatiche e di lavorazione. Proprio in ottica di tecnologia e processi industriali si colloca l’analisi dell’oggetto principale di focus in questione: il convertitore di frequenza. Un anello imprescindibile nella catena industriale per la produzione e per lo sviluppo di determinati settori. Cerchiamo di carpirne le caratteristiche principali, a cosa serve, i modelli di convertitore trifase, e le finalità. Una rassegna ampia che esplora in ogni parte il convertitore di frequenza industriale quale strumento di spiccata importanza e valore.

 

 

Convertitore di frequenza industriale informazioni utili

A cosa serve un convertitore di frequenza?

Partiamo nella disamina del convertitore di frequenza industriale dallo scopo principe di questo strumento. Quindi rispondiamo alla domanda “a cosa serve un convertitore di frequenza”. La risposta è presto data: questo elemento serve a trasformare segnali meccanici o elettrici di ingresso in segnali di altro tipo in uscita. La finalità ultima è quella di rendere intellegibile e leggibile il segnale, ciò per il controllo macchina e la acquisizione di dati. Quindi una sorta di intermezzo comunicativo per l’interazione uomo – macchina che è utilissimo nei processi industriai di qualsivoglia genere e settore. La tensione alternata viene così gestita dall’utente proprio grazie all’intervento del convertitore. Una tensione alternata che viene mutata in variabile sul piano di un discorso più generale che concerne l’ampiezza. La rete elettrica di base infatti non riesce a regolare la tensione in uscita, che dunque deve essere gestita per mezzo di un trasformatore come quello descritto. Esso può essere usato per variare la velocità di un motore da zero a nominale senza problematiche di sorta o interruzioni. Un fattore chiave nell’ambito di interesse poiché accorcia le tempistiche di lavorazione che altrimenti sarebbero piuttosto lunghe. In questo modo gli operai del settore che si interfacciano a queste dinamiche industriali hanno la possibilità di adattare la tecnica di controllo alle condizioni del momento. In ultimo, ma non meno importante la direzione e gestione della rotazione: anch’essa è settabile mediante convertitore, che riesce anche in questo compito. I motori trifase soprattutto necessitano di un controllo di direzione di rotazione in conseguenza della loro elevata capacità di lavorazione.

Cosa sono i convertitori di frequenza trifase?

Nell’ambito dei convertitori di frequenza notiamo poi alcuni modelli specifici come quelli trifase, dotati di un motore di portata maggiore. Oltre infatti ai più noti inverter quali quelli di controllo di corrente e tensione, abbiamo anche il modello trifase appunto. Essi divergono dai tradizionali format per la più articolata ed efficace capacità di conversione di segnale. Skill sicuramente all’avanguardia che vengono impiegati in circostanze di lavorazione che richiedono una elevata dote di processo e trasformazione. Quindi in parole povere il trifase rispetto agli altri modelli ha dalla sua la peculiarità di convertire segnali di ingresso ed uscita con una rapidità e portata più ampia.

Cosa sono i convertitori di frequenza statici?

Altra distinzione importante da fare quando si parla di convertitore elettrici e di frequenza è quella tra modelli statici e dinamici. Nella fattispecie dei convertitori statici essi sono in grado di trasformare la corrente alternata in continua e viceversa per un flusso che quindi viene gestito in maniera ottimale grazie ad uno strumento simile. Una fase di impostazione preliminare del flusso che altrimenti non sarebbe settabile in mancanza di un convertitore come quello citato. Differente è il discorso che riguarda il dinamico, un modello che interessa un’altra tipologia di trasformazione.

Quali caratteristiche devono avere i convertitori di frequenza industriali?

Esaminiamo ora quelle che devono essere le caratteristiche principali dei convertitori di frequenza. Tra queste troviamo innanzitutto una compattezza delle dimensioni e dei materiali di costruzione. Un aspetto non di poco conto poiché oltre la funzionalità del suddetto strumento industriale è essenziale anche la sua predisposizione in termine di installazione ed inserimento pratico. Poi abbiamo un’alta velocità di regolazione, altrettanto importante al pari delle dimensioni. Tecnologia all’avanguardia e massima affidabilità le altre due componenti costitutive che rendono un convertitore uno strumento di eccellenza e valore estremo. Il tutto al fine di rendere questo trasformatore di corrente elettrica in uno dei mezzi maggiormente efficaci quando si parla di processi elettromeccanici.

Che tecnologia usano i convertitori di frequenza industriale

Come evidenziato nel paragrafo precedente in cui abbiamo sviscerato quelle che devono essere le caratteristiche peculiari di un convertitore, la tecnologia di cui è dotato rientra sicuramente tra le componenti indispensabili. Essa deve essere di moderno sviluppo, e dunque all’avanguardia per supportare tutte le funzioni e skill del prodotto industriale in questione. Un convertitore di frequenza come detto può avere diverse finalità e caratterizzazioni in virtù delle quali ha in dotazione una tecnologia ogni volta diversificata. Più il processo di trasformazione è articolato maggiore saranno le capacità e numero di procedimenti richiesti al trasformatore suddetto. Da corrente continua in alternata, come nel caso degli statici, o in caso di flusso se si tratta di quelli dinamici; indipendentemente dalle specifiche del processo industriale la tecnologia è elemento costitutivo principe. Quella inverter rientra sicuramente tra le migliori possibili per una trasformazione elettromeccanica efficiente. Sia che la collocazione interessi un quadro elettrico che un montaggio a parete la tecnologia del convertitore resta sul medesimo standard qualitativo. Medesima cosa dicasi per il montaggio decentralizzato, che differisce a sua volta dai due prima menzionati. Insomma nel caso della tecnologia di un convertitore non va ad incidere più di tanto l’una o l’altra caratteristica descritta, quanto piuttosto la finalità. Per ogni tipo di macchina o impianto esiste un modello che sia affine ed allo stesso tempo versatile sul piano funzionale. L’industria di questi componenti è davvero specializzata per tanto riesce a migliorare lo sviluppo di anno in anno dei convertitori. Specie poi la categoria tecnologica è quella che riesce più di tutte a fare passi in avanti continui e costanti nel tempo permettendo così la produzione e messa in commercio di strumenti simili ogni volta più performanti.

Vuoi saperne di più e hai bisogno di ulteriori prodotti industriali? Compila l’apposito form contatti per avere una prima consulenza!

it_ITItaliano